Siamo nel 1947...

Sono le 20,30. La sera è molto fredda, ma nonostante ciò nei pressi del Municipio c'è un'agitazione fuori dal normale. Un capannello di gente intabarrata si raduna nell'atrio, sale le scale e qui, nella sala consiliare, incomincia uno scambio cerimonioso di saluti: le cronache distinguono i volti dei dottori Carlo Sabbione, Luigi Maddaloni e Filippo Bagliani, del ragioniere Dino Ceredi, nonchè di altri importanti esponenti della sanità, dell'industria e dell'amministrazione comunale perosina.
Lungo le scale si sente uno scalpiccio di passi, qualcuno si schiarisce la gola ed al suo ingresso nella sala consiliare si sente un saluto in coro: «Buona sera, dottor Quattrini!» (arrivava da Perrero con la sua inseparabile 'Topolino' dopo aver superato cumuli di neve e le insidie del ghiaccio della stretta strada di montagna).
Alle 21.00: il Commissario Prefettizio di Perosa Argentina dichiara aperta l'assemblea per la "COSTITUZIONE della SEZIONE AUTONOMA della Croce Verde di Perosa Argentina ODV"
I lavori proseguono per tutta la serata con la solerte collaborazione di tutti i presenti fino alla costituzione del Consiglio Direttivo

 

Ceredi rag. Dino: Presidente
Fabbroni rag. Giuseppe: Vice Presidente
Marino Raoul: Consigliere, economo e cassiere
Berlaita Giuseppe: Consigliere
Franco Giovanni Battista: Consigliere
Costantino Francesco: Consigliere
Bianciotto Cesare: Consigliere
Marsura Giovanni: Consigliere
Raviol Adolfo: Consigliere
Sabbione dott. Carlo: Consigliere e Direttore Sanitario
Pozzo dott. Ernesto: Consigliere

Ma qual'è stato l'elemento scatenante per dotare Perosa Argentina di un mezzo di soccorso?

Nel 1946, per iniziativa di alcuni lavoratori - operai ed impiegati - sorse l'idea di dotare Perosa Argentina di un'autoambulanza allo scopo di rendere più tempestivi i soccorsi nelle alte Valli Chisone e Germanasca [nei primi anni Quaranta la prima postazione di soccorso era a Pinerolo e per poco che occorresse per raggiungere l'infortunato spesso era troppo tardi e molte persone dovettero soccombere per aiuti giunti con oltre due ore di ritardo sulla chiamata grazie ad un mezzo impegnato in un altro servizio di emergenza].
L'impegno di tante persone che credevano fermamente nella possibilità di dotare Perosa Argentina di un mezzo di soccorso rese possibile smentire le voci di coloro che ritenevano l'impresa una pura ambizione; i promotori, sull'onda degli appoggi della gente comune nonché grazie all'interessamento degli industriali locali, iniziarono ad organizzare manifestazioni pubbliche come 'pesche benefiche' ed intrattenimenti danzanti per raccogliere fondi per il comitato "PRO AUTOAMBULANZA".
La cifra raccolta, necessaria per l'acquisto di una vettura era però ben lontana dal 1.700.000 lire necessario.
Per portare a termine quanto ci si era prefissi, fu indetta una ulteriore sottoscrizione fra i lavoratori delle tre imaggiori ndustrie locali: gli stabilimenti di perosini della Società Gütermann, del Cotonificio Valle Susa (poi Manifattura di Perosa) e della Talco & Grafite Val Chisone (opificio di macina di Perosa e miniere della Valle Germanasca e dell'alta Valle del Chisone) alle quali si chiese, se possibile, di partecipare con un contributo pari alla somma complessiva sottoscritta dai loro dipendenti; tutte accettarono di buon grado la richiesta e ad esse si aggiunsero i contributi donati dalle Amministrazioni dei due Istituti Bancari aventi una dipendenza nella municipalità perosina, l'Istituto Bancario San Paolo di Torino e la Cassa di Risparmio di Torino.
La sottoscrizione fu estesa ai commercianti, agli artigiani, in una parola a tutti affinché contribuissero per le loro disponibilità. L'entusiasmo collettivo superò gli scetticismi iniziali e la somma di 1.700.000 venne raggiunta: a novembre Perosa Argentina si dotava della prima autolettiga.
Tutto era pronto per incominciare, c'erano il Consiglio direttivo della sezione, il Presidente, l'ambulanza: mancavano i militi, il cuore battente del servizio.
Ed ecco iniziare l'opera del dott. Sabbione in veste di "docente-istruttore" che con pazienza e perseveranza preparò ed istruì i pionieri della Croce Verde. L'impresa fu ardua perché queste persone imparassero a prestare i primi soccorsi senza peccare di 'eccesso di zelo'.
La buona volontà degli allievi e la perseverante opera del loro maestro diedero ottimi risultati.
Le macchine erano importanti per la riuscita del servizio, ma la sede non era elemento di secondaria importanza: la Società Gütermann si accollò l'ulteriore onere di concedere i propri locali a sede della Sezione nonché l'uso della linea telefonica; analoga benemerenza la si deve alla Direzione dell'allora Cotonificio Valle Susa la quale volle partecipare all'allestimento delle autovetture con quanto di propria competenza donando un buon quantitativo di tela per poter confezionare lenzuola e federe per le barelle.
Entrambi gli stabilimenti si distinsero per la disponibilità a concedere il prestito d'opera dei propri impiegati ed operai ai servizi della neonata Sezione della Croce Verde durante le ore di lavoro senza sottrarre loro la paga conseguente l'assenza (questa disponibilità durò per circa sette, forse otto anni, dopodiché l'incipiente crisi del settore tessile fece abbandonare la lungimiranza della dirigenza, ben consapevole che migliori condizioni di vita dei propri dipendenti significavano maggior lena ed attaccamento al lavoro.).
La Pubblica Assistenza Croce Verde sebbene i fatti accaduti non venne abbandonata dai militi, anzi, estese e perfezionò la sua organizzazione nonché il proprio patrimonio tanto da poter acquistare una seconda autoambulanza nel breve periodo di cinque anni.
(Un grazie lo si deve anche al contributo del Presidente della FIAT, dott. Giovanni Agnelli, il quale faceva elargire dalla Società da Lui presieduta un contributo virtuale in deconto del costo del telaio stesso).

Altre date significative che hanno contraddistinto la nostra storia:

1950  Inaugurazione del primo labaro

1951  Inaugurazione della seconda autoambulanza

1965  Affitto di una casa quale sede della Sezione e delle autorimesse per le 2 ambulanze in funzione.

1967  Agli operai la Gutermann vieta di continuare l’esercizio del soccorso durante l’orario di lavoro.

1968  Accettazione del nuovo statuto della Croce Verde di Torino.

1970  Costruzione di alcune autorimesse su un terreno affittato ad un prezzo simbolico.

1971  Inaugurazione del II° vessillo e avvio del gruppo femminile.

1973  Costituzione della Croce Verde di Perosa Argentina ODV con un proprio Statuto (atto notarile n° 3752) con inaugurazione del nuovo vessillo sociale.

1974  Proposta di istituire militi allievi di età inferiore ai 18 anni.

1975  Acquisto da parte del comune di Perosa Argentina di alcuni locali della Società Gutermann che vengono concessi in uso gratuito per 99 anni.

1980  Numero telefonico unico 81.000.

1984  Nascita dei Distaccamenti di Pragelato e Prali.

1986  Viene organizzata presso la sede l’Assemblea Regionale delle Pubbliche Assistenze.

1993  Iscrizione dell’Associazione al registro del volontariato da parte della Regione Piemonte.

1994  Arrivano i primi obiettori di coscienza.

1995  Nuova sede sociale della Croce Verde.

1997  Adesione al Servizio di Emergenza 118.

2005  Costruzione dei nuovi e più capienti garages.

2006  Presenza attiva alle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 (Pinerolo, Pragelato e Sestriere).

2007  Abbiamo festeggiato il Sessantesimo di Fondazione!

2016  La storia scriviamola insieme...